Territorio

La Marca Trevigiana “gioiosa et amorosa”, si presenta con un’armonia di paesaggi ricchi di storia, di bellezze artistiche e di autentici gioielli enologici. Lungo la riva sinistra del fiume Piave, generosa di terreni adatti alla coltivazione della vite, si incontrano due dei vini autoctoni che caratterizzano l’enologia trevigiana: il Prosecco e il Raboso. Il Prosecco di Conegliano inizia la sua storia più vera e documentata solo dopo l’Unità d’Italia. Si diffonde gradualmente sui versanti delle colline, per poi estendersi a macchia nella pianura trevigiana.Conosciuto inizialmente per la natura conviviale nella versione “tranquillo”, amplifica la capacità seduttiva grazie alla spumantizzazione che lo rende famoso fuori dai confini della provincia trevigiana. Negli ultimi decenni, l’opera di ottimi enologi e la caparbia dedizione di viticoltori preparati e lungimiranti hanno esaltato la freschezza, la leggerezza e l’eleganza di questo vino bianco raggiungendo un successo commerciale ormai consolidato sui mercati internazionali. Nelle zone di pianura alla sinistra del fiume Piave il primato dei vini rossi però spetta al Raboso: la sua coltivazione risale certamente al secolo scorso. Vino robusto e schietto, veniva preferito per l’intensità del colore e la buona capacità di resa del vitigno. Nonostante il carattere brusco è stato per secoli insieme con il Merlot, il vino più diffuso nella pianura tra Conegliano e Oderzo ed ha accompagnato la storia e l’alimentazione delle genti del Piave. Sostituito gradualmente negli ultimi cinquant’anni dai più remunerativi vitigni internazionali, è stato riscoperto recentemente e valorizzato nella sua tipicità dall’opera di vignaioli capaci di dare alla sua natura forte una veste più morbida e in sintonia con i gusti attuali; ottimo vino anche quando viene vinificato in rosato. Tuttavia la riva sinistra del Piave si è mostrata territorio generoso anche per i più famosi vitigni internazionali come il Pinot Grigio, il Pinot Chardonnay, il Sauvignon, il Merlot, il Cabernet Franc, e il Cabernet Sauvignon. Più resistenti a fillossera, oidio e peronospora e più idonei per quantità e qualità, questi vitigni si sono diffusi a partire dalla fine della Grande Guerra che aveva devastato gran parte delle vigne trevigiane.

La Scuola Enologica

.Fondata nel 1875 e tutt’oggi tra i più prestigiosi istituti di formazione nazionali per enologi e viticoltori, la Scuola Enologica di Conegliano ha contribuito al rinnovamento ed allo sviluppo della viticoltura trevigiana. Importantissimo l’impegno profuso da questa Scuola nella ricerca ampelografica e negli studi sperimentali guidati da docenti di innegabili carisma e capacità: uno su tutti il prof. Luigi Manzoni, nobil’uomo originario di Agordo, illustre botanico esperto della vite, che fu per molti anni Preside della scuola.Dopo una lunga e appassionata ricerca, alla quale l’enologia deve molto, effettuò tre combinazioni d’incrocio tra il 1924 ed il 1935:

Questi celebri vitigni, presenti dalla prima metà del secolo nelle terre del Piave, sono coltivati con orgoglio dalla nostra azienda; si ottengono tre qualità di vini tipici e singolari per eccellenza, che caratterizzano e impreziosiscono la nostra lista di produzione.

.